Lavinia è mia figlia. E’ nata gravemente pretermine a causa di un’infezione che non ha dato segnali. Ce ne siamo accorti alla fine di un’ecografia morfologica andata benissimo. Lavy era sana e cresceva bene, ma… stava nascendo a 20 settimane di gravidanza. Non ce l’avrebbe fatta. Quando siamo arrivati in ospedale, i medici ci hanno parlato di aborto tardivo. Parecchio tardivo poiché eravamo alle porte del sesto mese. Potrei dire che mi sono sentita cadere il mondo addosso, che non potevo credere che quell’amore che mi cresceva dentro e dava i suoi primi calcetti alla pancia, da li a poco non ci sarebbe stata più. Oggi mi rendo conto che inconsciamente ho rifiutato quella diagnosi così orribile, e mi sono concentrata solo sul fatto che in un modo o nell’altro ce l’avremmo fatta. Sono stata 24 giorni immobile a letto, mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico per cercare di “rimettere apposto” le cose, ma non è servito a molto. Miracolosamente siamo arrivate ad un’epoca gestazionale in cui si è smesso di parlare di aborto e si è iniziato a parlare di prematurità. Il mio miracolo è nato a 24 settimane e 1 giorno, peso alla nascita: 580 (cinquecentottanta) grammi. Poco più di un pacco di pasta, per intenderci. Da quel 22 settembre sono passati 56 giorni. Lavinia è una guerriera, ha affrontato un’infezione, problemi respiratori, bradicardie, desaturazioni e con fatica guadagna pochi grammi di peso ogni giorno. Guardandola penso che, nonostante tutto, siamo fortunati. La nostra strada, anche se più lunga e tortuosa, punta comunque verso il traguardo delle 40 settimane che – all’inizio di questa avventura – davo per scontato.
Oggi è la giornata mondiale della prematurità, e un pensiero forte va a tutti i bimbi che come Lavy lottano per conquistarsi un posto in questo mondo. Immensa gratitudine va invece a chi permette che questo miracolo avvenga: medici e infermieri, persone straordinarie che si prendono cura di questi piccoletti come se fossero figli loro.
Per concludere, un grazie immenso va a tutte le associazioni. Persone con percorsi simili al nostro che, con grande amore, ci sono vicine in mille modi, tutti infinitamente apprezzati! Grazie!
Oggi è la giornata mondiale della prematurità, e un pensiero forte va a tutti i bimbi che come Lavy lottano per conquistarsi un posto in questo mondo. Immensa gratitudine va invece a chi permette che questo miracolo avvenga: medici e infermieri, persone straordinarie che si prendono cura di questi piccoletti come se fossero figli loro.
Per concludere, un grazie immenso va a tutte le associazioni. Persone con percorsi simili al nostro che, con grande amore, ci sono vicine in mille modi, tutti infinitamente apprezzati! Grazie!