La nostra conoscenza della vostra associazione è avvenuta quando siamo divenuti anche genitori di Martina.
Con Martina abbiamo fatto visita da genitori il reparto di Tin pediatrica quando aveva solo 7 giorni, purtroppo ha avuto la mastite (sì mia figlia, non io che allattavo, ma la bambina di 7giorni) e una volta giunti al pronto soccorso per ricoverarla ci misero nel reparto di Tin pediatrica perché “fortunatamente” in quel momento c’era una culla vuota e sistemare un neonato di 7 giorni in un letto da adulto comportava troppi rischi e non sarebbe stata supervisionata tutto il tempo necessario…Nel reparto ovviamente per me, come mamma e non paziente, c’era spazio solo su una bella poltrona, non c’erano camere a disposizione fra per le mamme nutrici perché erano tutte impegnate.
Tornare a casa senza mia figlia è stato un pugno al cuore…dopo appena 5 giorni che eravamo usciti dall’ospedale in 3, rincasare solo io e mio marito per me, da neo-mamma e alla prima esperienza, era inconcepibile di lasciare sola mia figlia appena nata.
Quando mi chiesero di tornare a casa a riposare perché avevamo una piccola scorta di latte che mi ero tirata, mi sono sentita strappare il cuore…lo feci per prepararmi uno zainetto con lo stretto necessario e rinfrescarmi, visto che l’ospedale dista circa 45 minuti da casa mia, poi su quella poltrona ci ho vissuto sopra praticamente x 3 giorni, non esisteva di lasciarla sola. Correvo a mangiare un boccone al centro commerciale negli orari di visita quando mi dava il cambio mio marito…perché per me non era previsto nulla essendo un genitore in visita… poi per fortuna si liberò una per camera per me l’ultimo giorno ed ebbi diritto anche ad un pasto oltre ad un letto in una stanza con altre 2 mamme.
Mia figlia dentro quel reparto ovviamente era “gigante” rispetto agli altri bambini ed era probabilmente la bambina che aveva meno macchinari attaccati… e siamo consapevoli della fortuna di non aver passato un tempo lungo in Terapia intensiva pediatrica, come invece altri genitori hanno dovuto passare. Dopo 5 giorni di ospedale fortunatamente riportai mia figlia a casa e tutto ciò, ora è per noi solo un brutto ricordo. A maggio scorso è arrivato tra le nostre braccia Federico, il nostro secondogenito, e ci ha riaperto il brutto ricordo dell’esperienza traumatica vissuta nel 2015.
Mio marito quest’anno è presidente dell’associazione di solidarietà Lions club Morciano-Valle del conca, e in occasione della cena-riunione in cui ci incontriamo per fare il punto della situazione di fine anno e gli scambi degli auguri, abbiamo pensato alla vostra associazione per la realizzazione dei piccoli cadeau che abbiamo scelto, da dare ai partecipanti, con lo scopo di sostenere e a far conoscere, una così bella realtà locale che è pronta ad aiutare concretamente e da vicino tutte le famiglie che vivono i loro primi momenti col fiato sospeso per dei cuccioli che sono appena nati già dei piccoli guerrieri.
Sono tanti anni che siamo stati volontari attivi io e mio marito… con i bambini ho fatto più fatica ad essere presente ma non ho voluto che mio marito smettesse perché per quanto possibile ci dividiamo la forza lavoro tra famiglia e l’aiuto a chi ne ha bisogno.
Quindi è giustissimo aiutare chi lavora con impegno e dedizione per il prossimo.